mercoledì 17 agosto 2016

Recensione. “Il giorno più buio” di Tom Wood

Victor è un sicario tanto spietato quanto intelligente e furbo. Di lui non sappiamo moltissimo, come se il personaggio volesse nascondersi perfino agli occhi attenti dei lettori, impegnati a scovare le sue tracce perfino tra le righe. Del resto questo killer è, in realtà, un uomo costantemente braccato dai suoi nemici.

La lunga scia di morte e vendetta che si porta dietro, però, non lo spaventa; Victor è abituato a guardarsi le spalle, a fuggire e sa mimetizzarsi alla perfezione in qualunque luogo, grazie ad anni di duro addestramento. Lavora per la CIA, benché il rapporto con l’agenzia d’intelligence sia tutt’altro che lineare e avvenga attraverso diversi referenti e intermediari. E’ un uomo forte, duro, determinato, che non conosce rassegnazione né sconfitta e non si ferma finché non ha portato a termine gli incarichi che gli sono stati assegnati.

Nel romanzo “Il giorno più buio” di Tom Wood (Fanucci Editore), il quinto della serie che vede lo protagonista, Victor deve uccidere un principe saudita, al-Waleed, un vizioso e scellerato finanziatore del terrorismo islamico. L’operazione deve essere compiuta senza far ricadere la colpa sulla CIA; benché il principe sia, ormai, un personaggio scomodo per la sua stessa famiglia, è necessario evitare che vengano alla luce ingerenze americane nella questione.

martedì 9 agosto 2016

Recensione. "L'arte nel Sangue" di Bonnie MacBird

Quando un amore, una passione si trasformano in ossessione? E’ possibile sentire di avere “l’arte nel sangue” al punto da esserne completamente permeati, da non riuscire a vedere altro? Sì, è possibile, eccome e la Storia ce ne regala molti esempi.

Genialità nella sua forma più pura, una qualità posseduta da pochi. Quando, però, questa qualità travolge perfino i limiti della morale, la dignità e il valore della vita, diventa una trappola mortale. L’indole del celebre detective Sherlock Holmes presenta la peculiarità dell’arte nel sangue, non solo per ciò che concerne l’erudizione ma, soprattutto, per quanto riguarda la sua capacità investigativa. Holmes ha, in sé, la genialità dell’artista che crea, immaginando prima l’opera nella sua mente e, in seguito, concretizzandola con i materiali a disposizione.

E’ così che egli risolve i casi: usando prima il pensiero, la logica, la deduzione, dando forma al mistero che deve risolvere, per poi mettere in atto tutte le capacità che gli consentono di svelarlo una volta per tutte. Anche la sua genialità è un’ossessione, ma non lo porta mai verso la distruzione.

Nel romanzo di Bonnie MacBird, “L’arte nel Sangue” (Harper Collins Italia), invece, Sherlock deve fronteggiare un’oscura minaccia che ha da tempo oltrepassato il limite tra ciò che è lecito e ciò che non lo è, tra il bene e il male, tra il piacere e, appunto, l’ossessione. Una partita tra menti affini per astuzia e intelligenza, in grado di mettere in difficoltà perfino un investigatore del calibro di Holmes. All’inizio della storia, nel novembre 1888, troviamo il fedele Watson felicemente sposato e Sherlock preda di una delle sue crisi depressive che lo spingono all’uso di cocaina.

lunedì 8 agosto 2016

Anteprima. “L’Arte nel Sangue” di Bonnie MacBird

Oggi vi propongo un romanzo che mi ha lasciato con il fiato sospeso fino all’ultima pagina, appassionandomi come pochi: “L’arte nel Sangue” di Bonnie MacBird, edito da HarperCollins Italia.

Tra un paio di giorni sarà online la recensione, intanto, se non lo avete già fatto, vi consiglio di leggere questo libro che segna il ritorno del grande detective nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, ovvero Sherlock Holmes.


Il libro


Titolo: L’arte nel Sangue

Autore: Bonnie MacBird

Casa editrice: Harper Collins Italia

Pagine: 330

Data di pubblicazione: 14 luglio 2016

Prezzo: 16 euro









Sinossi

Londra, in un nevoso dicembre del 1888. Dopo la disastrosa indagine sullo Squartatore, il trentaquattrenne Sherlock Holmes è caduto in un profondo stato di prostrazione dal quale nemmeno Watson riesce a svegliarlo. Finché non arriva da Parigi una strana lettera in codice. Mademoiselle La Victoire, una bellissima cabarettista francese, scrive che il figlio illegittimo che ha avuto da un lord inglese è scomparso, e che lei stessa è stata aggredita per strada a Montmartre. Holmes e Watson si precipitano a Parigi e scoprono che il ragazzino scomparso è solo la punta dell'iceberg di un problema molto più grave: una preziosissima statua greca è stata rubata a Marsiglia, e in un setificio del Lancashire sono stati uccisi dei bambini. Gli indizi, in tutti e tre i casi, conducono allo stesso, intoccabile personaggio... Ma Holmes riuscirà a riprendersi in tempo per trovare il ragazzino scomparso e fermare l'ondata di omicidi, anche se per riuscirci deve essere sempre un passo avanti rispetto a un pericoloso rivale francese ed evitare le minacciose interferenze del fratello Mycroft?


L'autrice

Bonnie MacBird, nata a San Francisco, è laureata in Musica e ha un Master in Cinematografia. E’ produttrice, attrice di cinema e regista di teatro. Ha lavorato a Hollywood per la Universal e ha vinto ben tre Emmy Awards realizzando documentari. Tra le sue passioni ci sono Sherlock Holmes, naturalmente, ma anche la scrittura e la pittura ad acquerello. 










Per saperne di più

Il sito dell’autrice;

la pagina dedicata al romanzo su Goodreads;