mercoledì 23 gennaio 2013

L’Italia è Donna. Eterna e Fatale

L’Italia è una donna che sul capo porta la corona turrita e tra le mani stringe lo scettro e la cornucopia. Questa immagine è spesso nascosta, quasi invisibile. L’autore di questo libro ha voluto ricostruire l’interessante storia di questo simbolo di cui, purtroppo, non ci accorgiamo quasi più.

Il Libro

Titolo: L’Italia è donna. Eterna e Fatale

Autore: Roberto Borri 

Casa Editrice: Boffi Edizioni 

Pagine: 120 pagine 

Prezzo: 16 euro 

Anno di pubblicazione: 7 ottobre 2012





Descrizione 

Roberto Borri ci accompagna attraverso una storia lunga duemila anni; quella del simbolo del nostro Paese, che ha percorso le più grandi epoche, dalla Roma imperiale, al Rinascimento fino al Risorgimento e ai nostri giorni. L’opera, che ha i toni del romanzo, è corredata da splendide immagini inedite e non che recano l'effigie dell’allegoria divenuta quasi invisibile ai nostri sguardi distratti. Il lettore si rende subito conto delle trasformazioni che questa ha subito nel tempo, seguendo gli avvenimenti storici, le vittorie e le sconfitte, fino a creare un simbolo che ne racchiude molti altri, non è mai uguale a se stesso, ma non perde fascino e sensualità. Nel libro sono presenti anche dei capitoli che svelano curiosità, fonti e aneddoti che hanno contribuito a creare la complessa simbologia della donna con la corona turrita.

L’Autore

Roberto Borri è autore di libri di antica cartografia e appassionato dall’allegoria che rappresenta la personificazione dell’Italia. Nasce a Gaglianico (Biella) il 5 maggio 1954. Si laurea in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Pavia ed esercita la professione di notaio. Da sempre affascinato dalle antiche carte geografiche, sin da giovane inizia una propria raccolta ed entra in contatto continuo con esperti e collezionisti di fama internazionale. Ha realizzato un volumetto dal titolo "Gaglianico tra il 16° ed il 18° secolo - Tavole familiari e cartografia", ed. Gariazzo, Vigliano B.se, 2000” e l’opera “L'Europa nell'antica cartografia” (2001).

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